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Tuesday, August 29, 2017

Houston, l'uragano Harvey le raffinerie e la puzza


Due esplosioni presso un impianto petrolchimico in Texas a causa dell'uragano Harvey. Altri scoppi in previsione. Il CEO della ditta coinvolta, la Arkema, dice che non c'e' “nessun modo di prevenire" altre esplosioni e immissione di sostanze tossiche in atmosfera.

Cosa e' successo? Si producono qui composti chimici per uso in materiali plastici. Questi composti con le alte temperature possono decomporsi e prendere fuoco.

A causa dell'uragano e' andata via la corrente,  i sistemi refrigeranti sono saltati, i generatori di riserva non ce l'hanno fatta e ... voila', questi composti chimici sono stati lasciati al loro destino. E il loro destino e' di esplodere. 

L'impanto e' allagato e le due esplosioni sono state in uno dei nove stabilimenti associati alla Arkema. Gli altri otto esploderanno anche loro, si prevede, perche' non c'e' niente che possa fermare la chimica, e i frigoriferi non torneranno in funzione a tempi brevi.

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Le raffinerie chiuse e le emissioni fuori dal normale





Altre immagini di Houston














Air pollution is one of the unseen dangers of the storm
Elena Craft, Environmental Defense Fund

In questi giorni Houston ha veramente dei problemi, l'uragano Harvey ha allagato varie parti della citta', ed e' emergenza un po ovunque, specie per le persone piu' fragili. Le immagini delle persone della casa di riposo sottacqua sono state davvero tristi da guardare e la domanda e' sempre: possibile che non ci si poteva arrivare preparati?

Ci sono tanti commentari da fare, una citta' super cementificata, come lo sono molte delle nostre citta' moderne, dove l'acqua non sa dove defluire, il sindaco che non aveva mandato allarmi e ordini di evacuazioni, i cambiamenti climatici, Trump che elimina le protezioni contro le alluvioni imposte da Obama tre giorni prima dell'arrivo di Harvey. 

I danni sono stimati essere fra i 30 e i 100 milardi di dollari.

Ma in altre parti della citta' c'e' un altro problema a parte l'acqua.

E' la puzza.

Puzza di roba chimica che arriva dalle raffinerie della petrol-citta' d'America per eccellenza.

Puzza di petrolio.

Puzza di idrogeno solforato.

E con la puzza arrivano mal di testa, nausea, irritazioni al naso e alla gola, attacchi di asma, e mal di cuore.  Siamo nelle comunita' accanto alle raffinerie ad East Houston e nessuno puo' scappare perche' non c'e' posto dove scappare. L'acqua e' dappertutto e in alcune aree arriva a un metro e mezzo.  E quindi chi vive in queste zone e' costretto a respirare monnezza, oltre che ad avere l'acqua alla gola.

Anzi, ci sono ordini da parte della citta' di restare chiusi in casa!

Per capire la portata del'evento basti pensare che il 25% di tutto il petrolio USA viene da qui, come pure il 40% dei materiali chimici usati per l'agricoltura, come i fertilizzanti, il 44% dell'etilene e il 50% del combustibile aereo.

La Shell, la Exxon, Phillips 66, la Marathon, la Petrobras, Flint Hills, Valero, Citgo, hanno tutte chiuso.

E di solito quando si chiude, specie in condizioni di emergenza, si emettono sostanze tossiche in atmosfera in quantita' superiore alla norma, anche rispetto a quanto previsto dalle leggi.  E ci sono qui raffinerie a non finire, tutte chiuse per emergenza.

E chi vive li lo sa. La gente riporta di colonne nere di fumi tossici visibili dalle raffinerie. La puzza sa di gomma bruciata e di sostanze metalliche.

Anzi, il gruppo Environment Texas calcola che circa mezzo milioni di chilogrammi di sostanze tossiche siano state rilasciate in atmosfera. 

In realta' scienziati e ambientalisti avevano gia' da molto predetto il mix micidiale di uragani e petrolio.  Come da copione, la Exxon riporta danni ingenti alla sua raffneria di Baytown e che il tetto di una delle sue infrastrutture e' crollato.

Le emissioni, secondo i dirigenti, cesseranno Venerdi. Cioe' dopo quasi una settimana!

Interesante che una corte del Texas ha ordinato alla Exxon di pagare $20 milioni di multe per violazioni contro gli standard di emissioni, e per avere immesso circa 5 milioni di chilogrammi di inquinanti in atmosfera. 

Fra il 2005 e il 2013 la Exxon ha violato le leggi sulle emissioni in atmosfera ... per 16,386 volte.
Si, 16 mila volte!

Chi vive qui?

Come si puo' immaginare, non certo le persone ricche, quanto comunita' disavvantaggiate. E' sempre cosi. La poverta' economica spesso si trasforma anche in poverta' della qualita' della vita, in questo caso ambientale.

Morale della favola?

I petrolieri hanno causato i cambiamenti climatici. L'uragano Harvey potrebbe o non potrebbe essere stato a causa dei cambiamenti climatici, anche se e' noto che una delle conseguenze dei cambiamenti climatici e' l'intensificazione degli eventi "estremi". L'uragano colpisce il cuore dell'America petrolifera.

Chi paga il prezzo e' sempre il cittadino comune.












 

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