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Thursday, May 10, 2018

L'Italia "hub del gas" esporta ora in Svizzera. A seguire UK, Francia e Germania




"The Italian government which controls ENI 
by a way of 30% stake in the company 
is interested in turning Italy into a European gas hub."

Bloomberg news


“Italy is geographically and geologically very well positioned to act as a hub"

Marco Alvera, SNAM


Marco Alvera. Chi e' costui?

In due parole l'uomo che ha deciso di trasformare l'Italia in una autostrada del gas.

Marco Alvera e' il CEO della SNAM, la ditta che si occupa del gas in Italia e che e' stata a lungo una sussidiaria dell'ENI.

Ed e' anche l'uomo a cui dobbiamo un traguardo peculiare per l'Italia, di cui nessuno ha parlato.

Il giorno 14 Marzo 2018 infatti e' stato un giorno importante per noi, e per noi tutti a cui ENI e SNAM e compagnia varia vogliono appioppare progetti trivellanti e di trasporto gas in giro per lo stivale.

Di solito, fra i vari motivi delle trivelle e dei tubi in casa nostra, c'e' sempre l'idea, o la scusante, dello sviluppo nazionale, dell'uso delle "nostre risorse", dell'indipendenza energetica.

E cioe' di passare il concetto che senza tali infrastrutture la nostra bolletta energetica sara' maggiore, e che "meglio sfruttare le nostre risorse invece che comprarle dall'estero".

E con queste scuse via con oleodotti, tubi, centri oli e trivelle un po' dappertutto, senza mai il rispetto di chi vive vicino a tali oleodotti, tubi, centri oli e trivelle.

Il giorno 14 Marzo 2018 l'Italia per la prima volta e' diventata un *esportatore* di gas.

Si, abbiamo venduto il gas a paesi terzi.

Nello specifico e' da tale data che la Svizzera ha ricevuto circa 3 milioni di metri cubi di gas al giorno dall'Italia.

Qualcuno ne ha parlato? Qualcuno si e' scandalizzato? E l'interesse nazionale che fine ha fatto? O e' l'interesse dell'ENI e della SNAM che conta?

Questa cosa dell'Italia che diventa un esportatore di gas non nasce a caso. E' invece figlia di un progetto che da anni SNAM ed ENI portano avanti.

Trasformare l'Italia in un hub del gas.

Lo vanno dicendo dappertutto i manager dell'ENI e della SNAM. Dappertutto ma non nelle comunita' trivellande d'Italia.

E infatti la SNAM sta cercando di aumentare la flessibilita' e la sicurezza della propria rete di trasporto gas, di modo tale che il gas dall'Europa del sud (cos'e' l'Europa del sud? e' l'Italia?) e dell'Africa puo' arrivare piu' facilmente all'Europa centrale.

Non e' un idea di facile applicazione, visto che di solito siamo importatori di gas, dalla Russia principalmente, e che quindi occorre riconfigurare tutto l'aspetto logistico della rete di trasporto del gas in Italia.

Ad ogni modo, questa e' l'idea del CEO della SNAM, appunto Marco Alvera, che vuole "dare piu' opzioni" per soddisfare varie richieste e "dare piu' utilizzo agli impianti di stoccaggio in Italia".

Mmh.

Ecco qui. Hanno riempito l'Italia di depositi di stoccaggio, non sanno che farsene, e quindi perche' non usarli come "stazioni di servizio" mentre l'Italia viene trasformata in autostrada del gas?

E che importa che l'Italia e' abitata dagli italiani, che e' fraglie, sismica, che ha una storia e delle ambizioni che nulla hanno a che vedere con questi mostri del gas o con le ambizioni di Mr. Alvera.

E poi, perche' non parlarne con gli italiani?

Perche' non parlarne con quei poveretti che da mesi si battono contro le reti SNAM nel centro Italia gia' martoriato dal terremoto?

L'idea nello specifico e' collegare meglio il gas che in qualche modo e' geograficamente vicino al nostro paese, ai centri di UK e Olanda, dove gia' sorgono importanti hub del gas. E come detto sopra, si sono messi al lavoro per riconfigurare la rete del gas. Le valvole ed i controlli sono ora tali da poter gestire il flusso in due direzioni, da importazione e da esportazione.

Per quanto riguarda la Svizzera, la giunzione si trova presso il cosiddetto Gries Pass e la capacita' qui per ora e' di 5 milioni di metri cubi, che potranno aumentare a circa 40 milioni dopo vari aggiornamenti alla rete che saranno completati entro l'Ottobre del 2018.

Dopo di che la SNAM passera' ad esportare gas non solo in Svizzera, ma anche in Germania, Francia e Nord Europa.

Per la direzione inversa, Alvera, Mr. SNAM cerca di far arrivare in Italia piu' gas dalla zona del Mar Caspio e dal Nord Africa.

Perche'? Perche' ora il maggior fornitore di gas Italia e' la Russia, ma a causa delle instabilita' dell'area e di tensioni con Mosca, sia la Germania che il Regno Unito dicono di volersi svincolare dal gas russo e di voler cercare alternative.

Occasione ghiotta per la SNAM, no?

Facciamo venire questo gas dall'Italia!

E infatti la SNAM dice di volere aumentare i propri investimenti alla rete di trasporto das del 10% nei prossimi anni, con piu' di 5 miliardi di euro da spendere entro il 2021.

E non c'e' solo la SNAM.

Anche l'ENI ribadisce lo stesso concetto di Italia hub del gas.

Verso la seconda meta' di Aprile 2018, il CEO dell'ENI, Claudio Descalzi, annuncia il piano di investire 7 milardi di euro in Algeria in partnership con la ditta di stato algerina, Sonatrach per l'offhore del paese. Questo sulla scia dei 600 milioni di dollari gia' investiti in Algeria nel 2017 per importare circa 11 milardi di metri cubi di gas dal paese. Oltre all'Algeria ci sono Libya ed Azerbaijan.

Dal punto di vista dell'ENI invece, il progetto e' semplice: diversificare in modo tale che quando i prezzi del petrolio sono bassi, si e' sicuri di flusso di denaro dal gas.

Ecco, tutto questo con buona pace degli attivisti, dei terremoti, della precauzione, degli accordi di Parigi, della lotta ai cambiamenti climatici, dell'Italia giardino del mondo.




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